PNRR, avviso del MUR per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di Ricerca

L’avviso pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca prevede una dotazione finanziaria pari a 1,08 miliardi di euro, ripartita in base alle aree tematiche indicate nel Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca – PNIR che hanno come riferimento le prassi della Roadmap ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures): 400 milioni per le infrastrutture del settore “Scienze fisiche e ingegneria”, 200 milioni per “Ambiente”, 200 milioni per “Salute e Cibo”, 100 milioni per “Innovazione sociale e culturale”, 90 milioni per “Data, computing e infrastrutture di ricerca digitali”, infine 90 milioni per “Energia”.

Le Infrastrutture di Ricerca coinvolte sono quelle del PNIR e possono presentare domanda di partecipazione i soggetti pubblici (EpR ed Università), sia in modalità singola che in compagine, per finanziare il potenziamento di IR a priorità alta, la creazione di nuove a priorità alta e media o la creazione di reti tematiche/multidisciplinari di IR a priorità alta e media.

Le domande di finanziamento, che non devono essere inferiori a 15 milioni di euro e che possono essere rimborsate fino al 100%, devono riguardare o il potenziamento di infrastrutture di ricerca già presenti nel PNIR e indicate a priorità alta, o la creazione di nuove infrastrutture sempre presenti nel PNIR e indicate a priorità alta e media, o la creazione di reti tematiche o multidisciplinari di infrastrutture di ricerca esistenti, presenti nel PNIR a priorità alta e media.

I proponenti possono presentare le proposte progettuali, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica GEA del Ministero dell’Università e della Ricerca, a partire dalle ore 12 del 31 gennaio 2022 e fino allo stesso orario del 28 febbraio 2022.

Per definire i progetti finanziabili, dopo l’istruttoria formale-amministrativa da parte del ministero, è prevista una fase di valutazione tecnico-scientifica, condotta da sei Panel di Valutazione – uno per ogni Area ESFRI – composti da esperti tecnico-scientifici, seguita, per i progetti valutati positivamente, dalla negoziazione gestita da rappresentanti del MUR affiancati da un referente del MEF e coinvolgendo anche i coordinatori dei sei Panel di valutazione.

La durata del progetto è di 30 mesi a partire dalla sottoscrizione dell’atto d’obbligo, con proroghe eventualmente concesse dal ministero ma senza andare oltre il 31 dicembre 2025.

Per info e dettagli:

https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/avviso-n-3264-del-28-12-2021

 

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