Il 28 marzo scorso, a Roma, nella Sala della Regina del Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, ha avuto luogo la presentazione della Relazione semestrale 2023 della Corte dei conti sul PNRR.

Dalla Relazione della Corte dei Conti emerge che la volontà di intervenire a compensazione dei divari meridionali incrocia i grandi obiettivi del PNRR, fra i quali massimo rilievo ha la transizione digitale. Una questione che si pone è quindi se anche in questo caso vi sia un ritardo specifico del Mezzogiorno che il Piano possa aiutare a colmare. Nel documento elaborato dai magistrati contabili si approfondisce questo aspetto, proponendo una rielaborazione a livello regionale dell’Indice DESI (Digital Economy and Society Index o Indice dell’Economia e della Società Digitale nella traduzione ufficiale italiana), abitualmente utilizzato dalla Commissione europea per monitorare il posizionamento relativo dei singoli Stati membri, un indicatore che  sintetizza quattro dimensioni del processo di digitalizzazione: capitale umano, connettività, integrazione delle tecnologie e servizi pubblici.

In un intervallo tra 0 e 100, l’Italia si colloca a 49,6 e il Mezzogiorno è al di sotto della media nazionale. Ma si scopre che la Campania è la più preparata in assoluto tra le regioni del Sud. Infatti, nella relazione della Corte dei Conti, a pag. 177 si legge che “fra le regioni meridionali un maggior grado di digitalizzazione – e una consequenziale minor distanza dal dato nazionale – viene rilevato per la Campania (47,1) e a seguire per Puglia (46,8) e Sardegna (46,6). Più indietro nella graduatoria sono Sicilia (45,0), Basilicata (44,7), Abruzzo (44,4), e Calabria (42,8)”.

Fonte: Corte dei Conti